Sono Leonardo Belcapo, ultima generazione di una famiglia che vanta un’antica tradizione imprenditoriale nel territorio orvietano.
1800-1900 Tuttavia prima di Cesare Belcapo non esistono documenti certi sulle sue origini.Si conosce comunque che,a quel tempo, l’azienda era composta da quattro grandi fattorie situate nel territorio dei comuni di Castiglione in Teverina, Civitella D’agliano, Orvieto , Porano e Guardea.
1913 I figli di Cesare, tra cui mio bisnonno Vincenzo, alla sua scomparsa sorteggiarono tra di loro l’eredità mettendo tanti bigliettini in un cappello, come si faceva in quel tempo. A Vincenzo ed a suo fratello Settimio toccò in sorte la fattoria Madonna delle Macchie,che a quel tempo contava parecchi poderi. Località in collina tra Castiglione in Teverina e Orvieto, dove sorge ancor oggi una stupenda struttura architettonica a ferro di cavallo. Ogni lato della fattoria ricopriva un ruolo preciso: la casa padronale, il frantoio, la cantina con annessa casa colonica, la stalla e il fienile.
I poderi superavano i trecento ettari di terreno, in parte sulle fertili colline (“ Madonna delle Macchie”,” Selva Amica”, il “Corno”)mentre altri poderi si trovavano “al piano”, nella valle del Tevere (“Case Bozzi” e “Casa del Signore”). Un’altra attività importante si aggiunse alla tradizionale produzione di vino e olio: il Molino Renaro che, oltre a produrre le farine necessarie all’azienda , trasformava i cereali della valle del Tevere. Il nome deriva dalla “forma” ( il corso d’acqua) che alimentava il mulino , chiamato appunto Renaro, canale che era una derivazione del più ampio Fosso di Castglione che,oltre a dare al mulino la forza motrice,serviva anche all’irrigazione dei poderi “Case Bozzi” e “Ischieto”. Dei due fratelli Belcapo,Settimio non ebbe eredi e Vincenzo mise al mondo tre figli: mio nonno Osvaldo, Cesare e Iolanda.
1948 L’azienda venne divisa tra i fratelli ed Osvaldo ebbe la “Madonna delle Macchie” con i poderi “Case Bozzi” e “Casa del Signore” .
Dopo la bufera della seconda guerra mondiale l’azienda continuò a produrre vino, olio, cereali, bovini da carne (di razza maremmana) e farina fossile. Infatti Osvaldo Belcapo ,intraprendente ex ufficiale veterinario(era stato in Africa Orientale e nei Balcani)aprì una delle prime cave di farina fossile dell’alto Lazio.
1971 Gli anni passano e la fattoria viene tramandata a mio padre Decio che decise di proseguire il lavoro del padre Osvaldo, ma con l’intuizione che era necessario applicare un’agricoltura nuova e moderna: così l’azienda si mette al passo coi tempi e comincia a produrre oltre al vino e all’olio extra vergine d’oliva, anche, tabacco e prodotti ortofrutticoli. Aumentano le superfici dei vigneti e degli oliveti, puntando sempre su una produzione specializzata e di alta qualità.
2001 Ho raccolto i frutti di un lavoro costante e meticoloso ha favore della qualità.Così mi sono preparato ad un passo importante, quello di una nuova cantina volta alla ricerca e alla sperimentazione di nuove tecniche agronomiche ed enologiche.
Oggi insieme a mio padre e a tutta la mia famiglia sono orgoglioso di proseguire e valorizzare il lavoro dei miei antenati. L’esperienza di mio padre nella gestione dei terreni e nella diversificazione dei prodotti, unita alla passione ,ai miei studi specifici ed all’innata dedizione all’ azienda fanno della Fattoria Madonna delle Macchie un autentico gioiello della Teverina. Realtà imprenditoriale volta ad un lavoro costante come quello di cento anni fa in continua sperimentazione e ammodernamento tecnologico.
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